Lubo Poster Data Online copia

6-11-2023 -- Presentato alla Mostra del cinema di Venezia, e in anteprima stampa a Roma e a Milano nei giorni scorsi, Lubo, il film di Giorgio Diritti girato nel VCO, arriva giovedì 9 novembre nelle sale cinematografiche. Con un protagonista che da qualche anno raccoglie consensi in tutta Europa, l'attore tedesco Franz Rogowski, il film che è una co-produzione italico elvetica, affronta il tema tragico della popolazione jenish, vittima di pesanti ingiustizie che si protrassero per gran parte del '900.

Il film di Giorgio Diritti fu girato (anche) tra Ossola e Verbano nell'autunno del 2022 con diverse comparse del VCO. "Lubo - ha raccontato il regista bolognese -, la storia di un nomade, un artista di strada, un uomo che subisce una grande ingiustizia. E' un film sul senso dell’educare, sull’amore, su leggi disumane e discriminatorie che generano un male che si espande come una macchia d’olio nella vita di chi le subisce, modificandone il percorso e i valori, producendo dolore, rabbia e violenza, ma nel caso di Lubo, anche la volontà di reagire con un immenso amore per la vita e per i propri figli".

Tratto dal libro "Il seminatore" di Marco Cavatore, il film del regista bolognese racconta di Lubo, uno jenish, ovvero un cosiddetto "zingaro bianco" (un popolo nomade del centro-Europa) che nella Svizzera degli anni '30 è costretto a trovare un nuovo senso di giustizia dopo che lo stato gli ha sottratto i suoi tre bambini. Diritti è un regista particolarmente apprezzato dalla critica, il grande pubblico lo ha imparato a conoscere per film come “Il vento fa il suo giro” e “L’uomo che verrà” che nonostante i budget limitati hanno ottenuto grandi consensi di pubblico e critica, come il penultimo suo lavoro “Volevo nascondermi”, biopic di Antonio Ligabue grazie al quale ha messo in bacheca sette David di Donatello.