LOCARNO - 9-8-2023 -- Amatissimo da intere generazioni di cinefili e di appassionati delle belle storie ben raccontate, Ken Loach martedì sera ha raccolto il pienone nella Piazza Grande di Locarno. Il regista britannico, alla veneranda età di 87 anni, dopo averlo presentato in anteprima a Cannes, ha portato al festival ticinese il suo ultimo lavoro "The Old Oak", insieme al fedele sceneggiatore Paul Laverty. Storia tipicamente "loachiana", di esclusioni e marginalità, di umanità e sentimenti. Protagonisti: un gruppo di migranti siriani.
Accolto sul palco dal direttore artistico Giona Nazzaro, Loach non s'è sottratto dalle considerazioni sulla contemporaneità e alle cricihe  sugli indirizzi politici prevalenti in Europa annunciando, tra le altre cose, che questo potrebbe essere il suo ultimo film di fantasia e che in futuro potrebbe dedicarsi a progetti più piccoli.
Tra i nomi in rassegna nella giornata, anche Brando De Sica, il figlio e nipote d'arte che ha portato fuori concorso a Locarno il suo "Mimì, il Principe delle Tenebre".

Riprese di Michele Gavazza