mondinelli macugnaga

MACUGNAGA 23-07-2023-- Sabato sera Silvio "Gnaro" Mondinelli è stato accolto a Macugnaga dagli organizzatori, il Club dei 4000 A.S.D., in una Kongresshaus gremita di gente che ha ascoltato e applaudito l'uomo e l'alpinista nei suoi entusiasmanti racconti di vita e proiettato il video delle straordinarie ascensioni, avventure e anche molti soccorsi a compagni e a persone trovate lungo il cammino.

Presente tra il pubblico il sindaco di Macugnaga Alessandro Bonacci e sul palco per il Club dei 4000 il Presidente Flavio Violatto e Maria Cristina Tomola presentatrice della serata che si é aperta con l'esibizione di alcuni brani da parte del Coro Monterosa diretto dal M° Fabrizio Rainelli.

L'alpinista Fabrizio Manoni ha poi presentato un progetto di attraversamento delle cime più difficili del M. Rosa assieme all'Amico Andrea Lanti, un itinerario alpinistico di 5 giorni con partenza dal M. Moro e l'arrivo sulla Cresta Signal e Pizzo Bianco che porteranno a termine entro l'estate.

In conclusione qualche scambio di doni tra cui la maglietta del Club ed un dono anche da La Valle del Rosa, la maglietta dell'associazione consegnata a Gnaro dall'amico di "vecchia data" ed ex collega Giuly.

Silvio Mondinelli nasce il 24 giugno 1958 a Gardone Val Trompia (BS) dove vive fino al 1976, anno nel quale si arruola nella Guardia di Finanza e inizia a conoscere e amare la montagna. Nel 1978 viene trasferito nella caserma SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza) di Alagna Valsesia (VC), ai piedi del Monte Rosa, dove ha svolto servizio come cinofilo.

Ha compiuto moltissime ascensioni sulle Alpi, di cui alcune prime e prime ripetizioni, soprattutto sul Monte Rosa.

Nel 1981 diviene Guida Alpina e dal 1987 al 1991 è istruttore guide. Le sue esperienze extra-europee in Sud e Nord America, Himalaya e Karakorum iniziano nel 1984. Ad oggi ha partecipato a una ventina di spedizioni sugli “ottomila”, in 16 delle quali è riuscito a raggiungere la vetta. Ha salito tutte le cime principali dei 14 ottomila della terra, entrando nel ristretto albo di coloro che hanno terminato la “corsa agli ottomila”: è stato il sesto uomo al mondo a riuscire nell’impresa senza mai far uso di ossigeno supplementare ed il secondo italiano dopo Reinhold Messner. L’anno 2001 è senza dubbio stato quello più importante di tutta la sua carriera alpinistica: in soli 5 mesi ha scalato ben 4 ottomlia (Everest, Gasherbrum I, Gasherbrum II, Dhaulagiri).

Nell’ambiente alpinistico però è conosciuto non solo e non tanto per aver scalato tutte le 14 montagne che superano gli 8.000 metri senza aver mai fatto uso di ossigeno, quanto per i molteplici soccorsi effettuati durante le sue spedizioni extra-europee. Spesso proprio la decisione di portare aiuto a qualche alpinista in difficoltà, talvolta un amico, più di frequente uno sconosciuto, si è rivelata determinante per il fallimento di un tentativo di scalata alla vetta; non per questo ha chiuso gli occhi di fronte alla sofferenza umana.

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