ROMA - 05-05-2023 -- Con 239 voti favorevoli su 239, si è conclusa positivamente la votazione alla Camera dei Deputati per l'approvazione del disegno di legge relativo al nuovo accordo sulla tassazione dei lavoratori frontalieri.
Raggiunti alcuni obiettivi importanti per i lavoratori: aumento della franchigia a 10.000 euro, non imponibilità degli assegni familiari svizzeri, piena deducibilità dei contributi sociali versati in Svizzera (compresi quelli per i prepensionamenti di categoria); impegno a riformare l'indennità di disoccupazione NASPI per i frontalieri che perdono il lavoro (rendite mensili più elevate per i primi tre mesi).
La Camera ha anche accolto l'emendamento voluto dal Governo che prevede la cancellazione della Svizzera dalla black list e il ripristino del telelavoro peri frontalieri fiscali senza impatti tributari (nel limite del 40% del tempo di lavoro).
La disposizione sul telelavoro sarà retroattiva al I° febbraio 2023 e resterà valida solo fino al 30 giugno 2023. Per dare stabilità al provvedimento dopo quella data sarà necessario che il Governo italiano sottoscriva un apposito nuovo Accordo amichevole con la Svizzera. A tale scopo la Camera dei deputati ha anche approvato all'unanimità un ordine del giorno che impegna il Governo in tal senso.
Lo stesso ordine del giorno chiede anche al Governo di chiarire al più presto se il termine temporale per divenire "vecchi frontalieri" sarà la data di entrata in vigore formale dell'Accordo (ratifica e scambio delle lettere protocollari tra i due Stati) o la sua effettiva applicazione (1° gennaio 2024).
A fronte dell'emendamento sul telelavoro, il testo del DDL dovrà ora tornare in Senato per l'approvazione definitiva.
L'approvazione da parte della Camera è accolta con soddisfazione della parti politiche. L'europarlamentare Alessandro Panza, commenta: "Grazie all’assiduo lavoro della Lega, che ha seguito passo a passo la legge, alla Camera è stata approvata la ratifica dell’accordo tra Italia e Svizzera. Un risultato importante che tutela i diritti acquisiti dai ‘vecchi’ frontalieri e che conferma i ristorni ai Comuni di frontiera. Abbiamo ottenuto l’innalzamento della franchigia per tutti i frontalieri della fascia di confine e fuori fascia e l’aumento anche della Naspi. Per la prima volta sono previsti fondi per sostenere lo stipendio dei lavoratori italiani non frontalieri dei comuni di confine. Occorre garantire anche all'economia dei territori italiani di confine regole equivalenti, o comunque prossime, a quelle dei territori svizzeri di confine, in modo tale da rendere più omogenea la capacità di competere dei territori confinanti. Per questo abbiamo ottenuto dal governo l’impegno a valutare l’importanza di istituire una zona economica speciale (ZES) delle aree di confine per le province di Verbano Cusio Ossola, Varese, Como e Sondrio. Da non dimenticare un importante passo per normalizzare i rapporti fiscali tra i due Paesi: l’uscita della Svizzera dalla “black list”, inserita proprio nella legge di ratifica. Infine sono stati approvati Ordini del giorno della Lega per garantire il vecchio regime fiscale ai lavoratori frontalieri con permesso rilasciato entro il 31/12/2023”.


