
Quasi da non crederci! Nel 880 d.C. arrivarono in Provenza molti musulmani dal Nordafrica e diedero origine ad un commercio di legname e di schiave e schiavi europei!
I cosiddetti Saraceni, originari della penisola arabica (il latino «sar(r)acinus») è di derivazione araba e per i nord africani significava: gente arrivata dall’est. Loro arrivarono in Piemonte dalla Spagna e dalla Francia attraverso il Moncenisio e, attraverso il Gran San Bernardo, fino nel Vallese e nei Grigioni. Sembra che alcuni gruppi, siano arrivati addirittura fino al lago di Costanza.
Si pensa anche che il nome della località turistica di Pontresina, nell’Engadina svizzera, derivi da «Pons sarasina», menzionata nell’anno 1137, oppure, come si trova scritto nel 1303, da «Ponte sarracino». Anche il nome del rinomato “Hotel Saratz” di Pontresina ricorda il passato.
A Vercorin, in Vallese, gli antichi canali d’irrigazione hanno un nome arabo “Bisse de Sarrazin”.
Si tramanda anche che nel 939 d.C. a Saas Almagell ci fosse un grosso insediamento di persone provenienti dalla Mauretania e il nome «Al ma-gell (forse gebel=monte)» sembra proprio derivare dall’arabo e potrebbe significare «la grande montagna» ma anche « la sede principale».. parola che fa pensare ad un insediamento ben strutturato. I Saraceni, all’ombra del Monte Rosa, sembra che fossero gente pacifica e che sfruttassero e intrattenessero le foreste ed i campi a valle, di buon accordo con gli abitanti originari, sia romani che burgundi..
200 anni dopo «Saas» era già un orgoglioso Comune a sè !
Cosa si può imparare da tutto questo? Che quando si lavora insieme si riesce meglio e che per riuscire, ci vogliono sempre anche persone con nuove idee, piene di entusiasmo e che sappiano trarre valore dal territorio; senza il commercio degli schiavi, si capisce.
Buon anno nuovo a tutti, attorno al Monte Rosa ed il Sempione.
Walter Finkbohner


