ALTO PIEMONTE-11-01-2021--Il congedo familiare è il diritto di assentarsi dal lavoro, al verificarsi di determinati eventi.
Ce ne parla l'avvocato Carlo Crapanzano nel suo nuovo editoriale:
In caso di lutto o grave infermità, il lavoratore ha diritto a un massimo di tre giorni lavorativi di permesso retribuito se riguarda il coniuge, anche separato, ma non divorziato, o la persona oggetto di unione civile; lo stesso vale per un parente entro il secondo grado (fratelli, sorelle, nonni);
Se vi sono gravi motivi familiari, si può chiedere un periodo di congedo non retribuito, continuativo o frazionato per non più di due anni: in questo caso il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto di lavoro, ma non viene retribuito e non può svolgere un altro lavoro.
Il lavoratore ha anche diritto al congedo in caso di matrimonio o di unione civile per la durata di 15 giorni, regolarmente retribuito.
Vi è un caso particolare di congedo familiare. I tossicodipendenti che partecipano a programmi terapeutici e riabilitativi, se sono assunti a tempo indeterminato, possono conservare il posto di lavoro fino a 3 anni per la durata del percorso riabilitativo e così anche i loro familiari se è necessaria la loro presenza.